Con oltre 22 mila aziende agricole e più di un milione di alveari, l’Italia è al 6° posto in Europa per numerosità di alveari, di cui circa l’80% gestiti da apicoltori professionali. E’ quanto emerge dal Rapporto Crea “Api e Miele: opportunità: potenzialità e minacce per una filiera essenziale”. Oltre la metà delle aziende apistiche, si concentra nelle regioni del Centro Nord, mentre quelle meridionali sono numericamente inferiori, ma mediamente più grandi, anche se con dimensioni molto piccole di Sau (oltre il 50% non arriva a un ettaro di Superficie Agricola Utilizzata). Nella maggior parte dei casi (74%) si tratta di aziende caratterizzate da un orientamento produttivo misto, che comprende sia attività di coltivazione che di allevamento. I dati secondo Crea mostrano l’evidenza di un settore che ha contato negli anni su una interessante crescita, ma che sta vivendo un momento di crisi, trovandosi ad affrontare sia problematiche di mercato – crescita dei costi di produzione a fronte di riduzione dei prezzi all’ingrosso e concorrenza di mieli esteri di scarsa qualità – sia, soprattutto, una fortissima esposizione ai cambiamenti climatici. Una minaccia al ruolo delle api in termini di mantenimento della biodiversità e di salubrità alimentare che è riconosciuto, non solo dal mondo scientifico, ma anche dall’opinione pubblica, che vede nel miele un alimento goloso e salutare al contempo. |
30 Ottobre 2024
OLTRE UN MILIONE DI ALVEARI, L’80% GESTITI DA PROFESSIONISTI