Tempeste di vento e pioggia si sono abbattute all’improvviso in Puglia, soprattutto sulle provincie di Brindisi e Lecce, allagando i campi e scuotendo gli alberi con una furia inarrestabile. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, per l’ennesima ondata di maltempo nella pazza estate 2020 caratterizzata da bombe d’acqua, grandine e vento forte, con i nubifragi che si sono abbattuti a Foggia ad agosto che hanno ‘affogato’ i pomodori e sui vigneti a Brindisi, e con gravi danni da grandine sui frutteti in provincia di Taranto, dopo le alluvioni di luglio, con un aumento del 22% dei nubifragi rispetto all’anno scorso.
“La gestione del rischio e le scelte in tema di assicurazioni in agricoltura vanno profondamente riviste, perché incidono sulla redditività e sulla liquidità delle imprese agricole, insieme alla corretta programmazione e gestione aziendale. I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano le piante, le strutture, serre e tendoni, con episodi violenti e controversi che si abbattono sulle campagne provocando 3 miliardi di euro di danni in Puglia negli ultimi 10 anni”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Gli eventi estremi di questa estate 2020 – evidenzia la Coldiretti – sono il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,01 gradi) superiore alla media storica classificandosi in Italia al quarto posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi sette mesi dai quali si evidenzia anche la caduta del 30% di pioggia in meno nonostante gli ultimi nubifragi che hanno colpito il nord Italia. Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.