10 Novembre 2019
MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, GRANDINATA KILLER CON EPICENTRO PARABITA; IN 1 MESE 4 TORNADO A LECCE

Una grandinata di straordinaria intensità si è abbattuta nelle ultime ore in provincia di Lecce, con epicentro a Parabita, con effetti letali sui campi di verdure invernali. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con i tecnici in campo sin dalle prime ore della mattina per accertare il danno in campagna. Azzerati cavoli, broccoli, cime di rapa e le piantine delle fragole appena messe a dimora, un danno per le aziende agricole che hanno perduto la produzione in pochi attimi.

Dal 1° agosto ad oggi si sono verificati 36 eventi estremi, nel dettaglio 16 nubifragi a Monte Sant’Angelo, San Severo e a Foggia, a Toritto, Ruvo di Puglia e a Gravina in Puglia, a Martina Franca, a Francavilla Fontana e Villa Castelli, a Leverano, Lizzanello, 2 a Nardò, Galatina, Casarano e Ruffano, 2 trombe d’aria a Ruvo di Puglia e a Nardò, 8 tornado di cui 1 a Galatina, 2 a Castrignano del Capo e 2, a Porto Cesareo, Melendugno, Otranto e Lizzano e 10 grandinate a Martina Franca, Castellaneta, Palagianello, Manduria, Melendugno, Bitritto, Binetto, Palo del Colle, Grumo Appula e Bari, denuncia Coldiretti Puglia, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi ESWD.

“Gli eventi climatici estremi aggravano il rischio di desertificazione in Puglia, dove in soli 2 mesi sono stati registrati ben 25 episodi meteorologici straordinari tra  tornado, trombe d’aria e grandinate improvvise, che si alternano a persistenti periodi siccitosi. Vaste aree del foggiano, del leccese e del tarantino sono ad alto rischio desertificazione, il rischio medio è stato registrato in alcune zone della provincia di Bari. Servono intervertenti infrastrutturali per non disperdere l’acqua piovana e manutenzione ordinaria e straordinaria di canali di scolo, invasi e reti irrigue, abbandonati a se stessi da decenni”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Dal 10 ottobre in 1 mese nella nostra provincia sono stati registrati 4 tornado, 2 a Castrignano del Capo e 2 a Porto Cesareo – denuncia Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce – in un territorio molto fragile, a cui servono interventi di manutenzione, difesa, risparmio e recupero delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico”.

Da rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi “ma anche il meccanismo assicurativo deve essere rivisto – conclude il presidente Cantele – perché le polizze multirischio non coprono assolutamente le colture dagli eventi estremi che si stanno verificando a causa della tropicalizzazione del clima, oltre ad essere eccessivamente onerose. Anche i periodi in cui possono essere stipulate le polizze non sono più rispondenti alle necessità degli agricoltori”.

Il clima impazzito continua ad avere effetti disastrosi sul territorio e si abbatte in Puglia su un territorio fragile, dove 232 comuni su 258 (78%) sono a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e geomorfologica, secondo i dati ISPRA.  Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, mentre a pagare il conto economico più salato sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori, conclude Coldiretti Puglia.

 

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi