“Penso che la prima grande sfida sia quella della realizzazione dell’infrastruttura immateriale, ossia della rete, che noi dobbiamo portare su tutto il territorio nazionale, partendo dalle aree interne e da quelle montane che fino ad oggi sono sempre state abbastanza trascurate”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che è intervenuto all’assemblea Federunacoma a Bologna. Questo vuol dire accompagnare l’innovazione in agricoltura e la meccanizzazione con l’utilizzo dei dati, per trasformarli in opportunità per i produttori e i consumatori che potranno avere informazioni puntuali rispetto a quello che acquistano, in termini di qualità di prodotto e origine. Basta utilizzare un QR code e – ha precisato – avremo tutte le informazioni possibili anche per esaltare la nostra distintività e la nostra biodiversità. I dati – ha continuato – possono essere utilizzati anche all’interno dell’impresa per garantire l’ottimizzazione dei processi produttivi ed un risparmio anche economico. Come Filiera Italia e Coldiretti stiamo lavorando su più aspetti con Federunacoma per arrivare a divulgare sempre di più le opportunità che puo’ offrire la meccanizzazione all’intera filiera, partendo da quella agricola per arrivare anche alle fasi di trasformazione . Secondo quanto è emerso dall’Assemblea di Federunacoma la contrazione delle attività economiche e la bassa redditività dell’agricoltura a livello globale si riflettono sulla domanda di macchinario agricolo, che chiude il 2024 con un totale di 2.030.000 trattrici immatricolate nel mondo, in calo dell’8% rispetto all’anno precedente. Si conferma così un trend negativo che ha visto il totale delle immatricolazioni passare dai quasi 2,5 milioni di unità del 2021 agli attuali 2,03 milioni, con una perdita in soli quattro anni di circa 450 mila unità. In calo risulta essere anche il valore complessivo delle trattrici vendute che si ferma a 52 miliardi di dollari, vale a dire il 10% in meno rispetto al 2023. Negli Stati Uniti le vendite di trattrici calano del 14% rispetto al 2023 fermandosi a 216 mila unità, in Cina calano del 12% in ragione di 320 mila macchine immatricolate, in Turchia del 18% (63 mila macchine). L’Europa occidentale segna un decremento complessivo dell’8%, a fronte di 144 mila unità immatricolate, con un passivo più contenuto in Francia (-6% in ragione di 34 mila trattrici vendute) e in Germania (-3% per 29 mila unità). In questo scenario spicca il dato relativo all’India che, pur evidenziando una frenata delle immatricolazioni (-2%), non si discosta sostanzialmente dai valori del 2023, confermandosi per il quarto anno consecutivo sopra le 900 mila unità immatricolate. |
27 Giugno 2025
IL PRESIDENTE PRANDINI INTERVENUTO ALL’ASSEMBLEA DI FEDERUNACOMA