Una boccata di ossigeno dopo crack per 200 milioni di euro per lockdown da Coronavirus
Fiori anticrisi per la Festa della Mamma dopo un lungo periodo di lockdown con il primo appuntamento per esprimere i propri sentimenti con un gesto tradizionale particolarmente apprezzato dalle mamme pugliesi. Coldiretti in Puglia ha promosso nel week end iniziative nei mercati degli agricoltori oggi a Brindisi in Via Appia 26 e domani 10 maggio, alle ore 9,30, in occasione dell’attesa riapertura del mercato contadino di Campagna Amica in Piazza Bottazzi a Lecce con il regalo a tutte le mamme di un fiore ‘made in Leverano’ e l’opportunità di una offerta libera per sostenere l’iniziativa della spesa sospesa a favore delle famiglie più bisognose.
Tra i regali floreali più gettonati – spiega la Coldiretti - prevalgono rose, petunie, calle e gerbere e tra le piante begonie, gerani e buganvillea. Con la Fase 2 tornano progressivamente i fiori anche nei cimiteri pugliesi dopo due mesi di chiusura forzata che ha impedito la visita degli italiani ai propri cari defunti. Gli effetti della pandemia coronavirus – sottolinea la Coldiretti – sono stati resi ancora più dolorosi dalla necessità per i congiunti di rinunciare al culto dei propri cari e molti italiani colgono proprio l’occasione della ricorrenza per fare visita alle proprie mamme.
“E’ una boccata d’ossigeno per i floricoltori pugliesi che a causa dell’emergenza Coronavirus hanno perso 200 milioni di euro di fatturato, per i problemi sull’export, con blocchi al confine ed in dogana di tanti paesi Ue ed extra-Ue, ritardi e ostacoli nel trasporto su gomma, la chiusura dei canali distributivi ma anche il divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali che ora riprendono ma con forti limitazioni e la cancellazione di tutte le manifestazioni fieristiche dedicate agli appassionati”, diceSavino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Il settore sviluppa in Puglia una Produzione Lorda Vedibile di oltre 300 milioni di euro – riferisce Coldiretti Puglia - con un risvolto occupazione di oltre 2 milioni di giornate di lavoro. Il risultato dell’emergenza con il blocco delle vendite è stato di quasi un miliardo di fiori e piante appassiti e distrutti nei vivai dove – conclude la Coldiretti – sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di piante fiorite in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale.
“Servono interventi urgenti per indennizzare le imprese florovivaistiche per l’ingente danno diretto e ridare liquidità alle aziende – incalza il presidente Muraglia - attraverso la dichiarazione di stato di calamità, con una declaratoria specifica per il comparto florovivaistico, l’aumento del fondo rotativo che dispone al momento di una dotazione di 10 milioni di euro, del tutto insufficiente a dare sostegno alle imprese florovivaistiche, il sostegno in de minimis alle imprese e lo snellimento delle procedure per lo smaltimento del prodotto invenduto”.
L’erogazione di finanziamenti da parte delle banche alle aziende in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus, con le opportunità previste dal cosiddetto Dl Liquidità (decreto legge 8 aprile 2020), attraverso cui lo Stato si fa garante, interessa sia le aziende agricole che presentano il bilancio sia quelle che presentano la semplice dichiarazione Iva prevede diversi canali per l’attivazione dei quali è possibile rivolgersi alla Rete Agricorporatefinance (www.agricorporatefinance.it) promossa da Coldiretti che aiuta ad evitare pericolose file alle filiali delle banche e a ridurre la burocrazia.