Invasione di cicale e cimici in provincia di Lecce, nelle campagne dove gli agricoltori hanno provveduto a reimpiantare le piante di ulivo dopo gli espianti di ulivi morti a causa della Xylella fastidiosa, mentre nei centri urbani sciami di cimici di campagna costringono nei centri abitati i cittadini a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse. A denunciare l’ennesima piaga che sta affliggendo parte della penisola salentina è la Coldiretti Lecce che sta mappando estensione ed entità del fenomeno. “Lo scenario nelle campagne a Ugento, Melissano, Presicce, Acquarica del Capo, Racale, Taviano, Taurisano ha dell’incredibile, perché le cicale saltano sulle auto e attaccano le piantine giovani di ulivo, appena piantumate, con gravi danni su foglie e sui rami che arrivano addirittura a spezzarsi. Vanno alla ricerca di acqua ed è in corso di studio la probabile migrazione da sud a nord, perché non avendo più possibilità di nutrirsi dagli alberi ormai secchi e senza chioma nella zona gravemente compromessa dalla Xyella, sono costrette a spostarsi nelle aree dove la malattia non ha ancora seccato tutti gli ulivi”, è l’allarme lanciato da Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.
Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultima anni ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ed anche l’aumento dell’incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l’agricoltura.
“Le temperature alte e lo stato di abbandono delle campagne stanno aggravando una situazione già critica – aggiunge il presidente Cantele - con la presenza di popolazioni di cicale e cimici di campagna che stanno invadendo anche i centri abitati, una infestazione con un numero di insetti eccessivamente elevato”.
Se le cimici provocano fastidio perché si posano su porte, mura delle case e parabrezza delle auto, le cicale, succhiando la linfa, procurano danni alla vegetazione ed in particolare si possono notare decolorazione, disseccamento e malformazioni - arricciamenti e rigonfiamenti - delle foglie, conclude Coldiretti Lecce.