“E’ apprezzabile l’accelerazione impressa dal Ministro Bellanova sul protocollo per i reimpianti in area infetta da Xylella, che deve essere necessariamente accompagnato da un atto concreto della Regione Puglia che deve abrogare la delibera di Giunta del 1989 che obbliga al reimpianto di ulivi su ulivi, per evitare che si ricreino le condizioni in provincia di Lecce di una monocoltura, con il rischio che un virus alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella”. E’ quanto ha dichiarato Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce, in rappresentanza di Coldiretti Puglia, in occasione dell’audizione sui reimpianti in IV^ Commissione consiliare alla Regione Puglia.
“La liberalizzazione dei reimpianti con l’adeguata diversificazione colturale è un passaggio fondamentale – continua Cantele - per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico, puntando oltre che sulle due varietà resistenti di ulivo Leccino e FS17, sempre con il supporto della scienza, su altre varietà tipicamente mediterranee come il mandorlo o il fico, perché bisogna ridare agli agricoltori le chiavi delle loro aziende e il loro futuro, attraverso i reimpianti, gli innesti e la sperimentazione, privilegiando tutte le piante ospiti appartenenti a varietà per le quali vi sia una evidenza scientifica, anche se non definitiva, su tolleranza e resistenza al batterio”, conclude il presidente Cantele in rappresentanza di Coldiretti Puglia.