19 Aprile 2024
ACCORDO SENZA RECIPROCITÀ, SOS MERCOSUR

A perdere non sarebbero solo gli agricoltori, ma anche i cittadini che vedrebbero messa a serio rischio la sicurezza alimentare. A questo porterebbe la ratifica dell’accordo commerciale tra la Ue e il Mercosur (Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay) che dopo venti anni di negoziati e un’intesa di principio raggiunta nel 2019 è ora messo in discussione da parte degli agricoltori europei. In campo contro l’accordo è già sceso il Governo francese.

Il rischio è che l’agricoltura della Ue sia danneggiata dall’arrivo di produzioni a basso costo per l’impiego di fitofarmaci vietati in Europa e manodopera a basso costo.

La Coldiretti ha da sempre contestato l’intesa anche per l’impatto sulla salute dei consumatori e per il mancato rispetto del principio di reciprocita’.

Un’analisi realizzata dal Centro Studi Divulga ha chiarito quali sono gli elementi che rendono questo accordo di libero scambio dannoso per l’agricoltura europea. Nell’area del Mercosur l’attività agricola viene svolta con modalità   che non rispettano in alcun modo le rigide regole applicate dai produttori italiani e comunitari. Impiego indiscriminato di fitofarmaci vietati nella Ue, antibiotici, perdita di biodiversità e deforestazione.

Nessuna tutela per i consumatori e concorrenza sleale per gli agricoltori.

In quell’area non esistono il principio di massima precauzione e il controllo dei rischi per la salute anche in fase preventiva. Si creerebbe così una situazione paradossale: standard di sostenibilità sempre più severi nelle campagne europee e apertura a prodotti senza alcuna garanzia in termini ambientali e di sicurezza alimentare. Gli attuali rapporti commerciali con i Paesi sudamericani sono caratterizzati da consistenti arrivi di materie prime agricole ed energetiche. Nel 2022, ricorda l’analisi di Divulga, il saldo della bilancia commerciale Ue segnava un rosso di 30 miliardi di euro. Nell’ultimo anno il peso degli acquisti di prodotti agroalimentari da parte della Ue sull’import totale è stato del 43% in valore e del 37% in quantità, pari a 23,1 miliardi di euro nel 2023 e oltre 30 milioni di tonnellate di prodotti.

Porte aperte a 4 milioni di tonnellate di cereali, per il 93% mais (3,7 milioni di tonnellate) e 6,4 milioni di tonnellate di semi oleosi, in particolare semi di soia per 9,6 miliardi. Rilevante la quota di prodotti dell’industria alimentare, bevande e tabacco. Per rafforzare la produzione di soia, mais e canna da zucchero i Paesi del Mercosur hanno spinto sull’acceleratore dei pesticidi. E una conferma arriva dal Brasile dove dal 2000 al 2020 il volume   di questi fitofarmaci è quadruplicato.

E molti pesticidi impiegati nei campi brasiliani sono vietati nella Ue, come per esempio l’Amicarbazone, il Clorotalonil e il Novaluron. Sulla pericolosità di questi pesticidi la cartina al tornasole è rappresentata dall’impatto registrato sulla salute dei cittadini. In Brasile, secondo il report di Divulga, sono stati oltre 1.800 i decessi accertati per avvelenamento da pesticidi nelle aziende agricole brasiliane tra il 2010 e il 2019. Nell’ultimo decennio, tra il 2011 e 2021, sono stati quasi 32mila i casi di avvelenamento. Ma l’emergenza è comune anche altri Stati dell’area.

E poi c’è l’uso di antibiotici usati come “promotori di crescita” anche questa una pratica vietata nella Ue. Insomma gli scambi commerciali sono un motore importante per il sistema agroalimentare europeo e italiano in particolare.

Ma come ha più volte ribadito la Coldiretti, anche in occasione della recente manifestazione di due giorni nel Brennero, nessuna intesa può prescindere dal riconoscimento del principio di reciprocità. Che deve essere poi accompagnato anche da tracciabilità e trasparenza perché occorre fornire ai consumatori strumenti chiari per effettuare scelte consapevoli.

Ne va del futuro della migliore agricoltura italiana che ha investito in qualità, sostenibilità e valorizzazione dell’identità, ma anche della salute dei cittadini italiani per i quali le garanzie di italianità rappresentano un driver fondamentale nella scelta dei prodotti da portare sulla tavola

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi