Teresa Diomede di Rutigliano, produttrice ed esportatrice di uva da tavola, vince nella categoria ‘Donne e Made in Italy nel Mondo’
La vigna pugliese che sbarca oltreoceano vince il premio nazionale ‘Amiche della Terra’, con Teresa Diomede di Rutigliano che porta la sua uva sulle tavole internazionali, unendo la tradizione con una visione imprenditoriale che guarda al futuro. E’ stata premiata l’esperienza imprenditoriale della pugliese Diomede che ha vinto nella categoria ‘Donne e Made in Italy nel Mondo’, nell’ambito della seconda edizione del Premio "Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo", con le storie imprenditoriali al femminile presentate a Roma a Palazzo Rospigliosi dalle Donne Coldiretti alla presenza del ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, di quello dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e, attraverso un video messaggio, di quello dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini.
Grazie alla sua tenacia e alla sua squadra di 35 collaboratrici, per lo più donne, Teresa continua a promuovere il vero made in Italy all’estero, non solo con il prodotto ma anche con i valori della terra che rappresenta. Il premio nella categoria “Donne e made in Italy nel mondo” è per la capacità di insistere e resistere alle continue sfide del mercato.
Il premio ‘Amiche della Terra’ è dedicato alle imprenditrici agricole che, con passione e determinazione, stanno portando avanti pratiche virtuose che combinano tradizione e innovazione, con un forte impegno per la tutela dell'ambiente e non solo. Le donne contadine costituiscono una comunità straordinaria, con oltre 200mila imprese “rosa” pari al 30% delle aziende agricole italiane. Le imprenditrici agricole italiane - sottolinea Coldiretti - mostrano una notevole capacità di coniugare rispetto per l'ambiente, impegno sociale, qualità della vita, valorizzazione dei prodotti tipici e biodiversità, affrontando con coraggio le sfide di un mercato in continua evoluzione. Il premio rappresenta una grande vetrina per le Donne Coldiretti, celebrando l’impegno, la passione e la dedizione delle imprenditrici green. L’obiettivo è promuovere l’agricoltura al femminile, valorizzare il lavoro dei campi e far conoscere un mondo in cui le donne sono sempre più centrali, rinnovando il settore agroalimentare con creatività e spirito innovativo.
“L’agricoltura oggi rappresenta non solo una fondamentale risorsa economica, ma anche un patrimonio culturale e sociale dell'Italia – sottolinea Ettore Prandini, presidente Coldiretti - In questo contesto, le donne stanno emergendo come protagoniste, portando innovazione, sostenibilità e passione in ogni campo. Il profilo delle imprenditrici agricole oggi è molto alto – conclude Prandini - ben il 25% di loro ha una laurea e il 50% associa all’attività primaria (semplice coltivazione) tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi e una particolare attenzione al sociale. E’ una realtà in continua crescita”.
“In un settore spesso considerato prerogativa maschile – afferma Mariafrancesca Serra, responsabile Donne Coldiretti - è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile siano le più resilienti, capaci di scommettere e vincere difficili sfide imprenditoriali dimostrando di possedere grandi capacità gestionali”.
Sono più di 23mila le aziende agricole condotte da donne in Puglia che stanno rivoluzionando in senso innovativo – spiega Coldiretti Puglia - l’economia sulla scorta di un rinnovato protagonismo femminile che va sostenuto con nuove misure incentivanti e premianti. Le aziende agricole ‘rosa’ stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura. La loro presenza in campagna sta rivoluzionando il lavoro nei campi dove sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all'agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle donne in agricoltura sono le attività sociali, dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti attività per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze e soprusi.
Le nuove contadine sono presenti in tutta Italia, con Sicilia, Puglia e Campania ai primi posti per numero di aziende agricole femminili. Quasi una su quattro ha una laurea, spesso in settori non legati all’agricoltura, e ben il 50% associa all’attività primaria (semplice coltivazione) tante altre attività come agriturismo, agriasilo, fattorie didattiche, agri cosmesi ed una particolare attenzione al sociale, con l'inserimento in azienda di persone con vissuti difficili e donne vittime di violenza. Più del 60% adotta pratiche sostenibili, come il biologico, promuovendo la tutela della biodiversità e il benessere animale.