La Commissione europea ha modificato il regolamento “de minimis” per il settore della pesca e dell’acquacoltura. Ne dà notizia la Commissione stessa con una nota pubblicata il 4 ottobre.
Le variazioni prevedono l’aumento del massimale degli aiuti de minimis per impresa in tre anni, da 30.000 a 40.000 euro, previa istituzione di un registro centrale nazionale.
Il mantenimento all’interno del regolamento de minimis solo della produzione primaria di prodotti della pesca e dell’acquacoltura rimarrà, mentre la trasformazione e la commercializzazione saranno disciplinate dal regolamento generale de minimis.
Il ricalcolo dei cosiddetti “tetti nazionali” (gli importi massimi cumulativi degli aiuti de minimis che possono essere assegnati per Stato membro). Il regolamento, che sarà in vigore fino al 31 dicembre del 2029, prevede anche l’applicazione in via eccezionale di alcune misure che il regolamento non consente per facilitare la modernizzazione delle piccole imbarcazioni e per affrontare i problemi di sicurezza nelle regioni ultraperiferiche della Ue.